VIDEO GAME HISTORY - Double Dragon
E' davvero una storia "leggendaria", quella che andremo a raccontare quest'oggi. Dopo trent'anni dalla sua prima apparizione in sala giochi, Double Dragon rimane un titolo scolpito nella mente di molti videogiocatori, in particolar modo di chi abitualmente frequentava i bar o le gallerie ARCADE per spendere le proprie preziose monetine. Double Dragon è un titolo che risuona come il tintinnio delle monete ed i classici click di joystick e pulsanti di questi meravigliosi coin-op "giganti". "Giganti", in quanto gran parte di noi era molto piccolo all'epoca dell'esordio di questo picchiaduro, ed i cabinati erano talmente alti che i più arditi, dovevano arrampicarsi sullo sgabello di turno per potersi godere la partitina giornaliera. Stiamo parlando del 1987 e la cosa non stupisce affatto: uno sguardo di pochi minuti verso il monitor del coin-op in esame, basterebbe a chiunque, e non parlo solo dei videogiocatori, per comprendere il contesto storico del gioco. Double Dragon difatti, gli anni '80 gli custodisce nel proprio "DNA", sia per l'abbigliamento di personaggi secondari e protagonisti, sia per lo scenario e il tema delle arti marziali, che in quegli anni fu un proprio e vero "boom" commerciale, grazie ad una tendenza cinematografica trash e non, che raccolse un pubblico dai grandi numeri. Pur comprendendo che ancora oggi, nel 2017, la maggior parte delle persone (critica compresa), faticano ad accettare le arti digitali e tendono nostro malgrado a non ritenerle tali, personalmente (e dico personalmente) considero questo videogioco come un testimone di quell'epoca, indipendentemente dai miei ricordi infantili. Per me Double Dragon è una piccola finestra digitale aperta sullo scenario dell'intrattenimento mediatico degli anni '80.
DOUBLE DRAGON (1987) - L'inizio di una lunga saga ...
1. Introduzione di Double Dragon: i "Black Warriors" rapiscono la bella Marian.
2. Il protagonista Billy Lee combatte i nemici utilizzando una delle numerose armi disponibili.
Nel 1987 Technos Japan Corporation sviluppa questo picchiaduro a scorrimento prodotto da TAITO, come già detto in versione ARCADE. Oltre alla tematica delle arti marziali, l'omonimo titolo ricalca più generi in auge all'epoca: il gioco è ambientato in una New York devastata da una guerra nucleare, in cui gang criminali, approfittando del momento di crisi e dell'anarchia da esso generata, hanno preso il controllo della città spartendosi i territori. All'apocalisse si somma anche il tema delle bande, etichettate da nomi provocatori che tali delinquenti, portano con orgoglio di appartenenza. Suddetto contesto è stato adottato in precedenza anche dal cinema, pensiamo al più classico degli esempi: il lungometraggio "The Warriors" (noto in Italia come "I guerrieri della notte") del 1979 con la regia di Walter Hill (non a caso anche il film è ambientato a New York e la banda di nemici presente in Double Dragon è nota come "Black Warriors"). Anche i nomi dei due protagonisti non sono stati scelti a caso: Billy e Jimmy Lee (rispettivamente assegnati come Player-1 e Player-2), tratti dal film di Bruce Lee "I 3 dell'operazione drago" del 1973, se non uno dei lungometraggi più famosi del leggendario attore\maestro di arti marziali naturalizzato statunitense. Tornando alla trama, strutturalmente non cambia rispetto ai suoi simili, la bella Marian, amica dei protagonisti, viene rapita dai Black Warriors che come riscatto, chiedono ai due fratelli di rivelargli i segreti della loro tecnica di combattimento. Ed ecco che a questo punto viene riesumato anche il mito orientale della "Tecnica Segreta".
In guerra e in amore tutto è lecito ...
In merito alla giocabilità premetto che Double Dragon non è un gioco facile da completare. I protagonisti hanno a disposizione una barra HP segmentata in quadratini, formula adottata da moltissimi coin-op dell'epoca (e non solo). Generalmente il giocatore ha a disposizione 3 vite (ognuna con 5 quadratini da difendere). Dico generalmente perché il numero di vite, va in base alle impostazioni variabili dal bios (o meglio dal clip) del coin-op. I tasti sono 3, uno per colpire con il pugno, uno per colpire con il calcio e un terzo per saltare. Nel corso della partita il giocatore potrà raccogliere innumerevoli oggetti contundenti, "droppati" (in gergo: sottratti) agli avversari. I livelli di gioco sono quattro, inizierete la vostra avventura nel ghetto per poi attraversare la vecchia fabbrica "ZAI", il bosco in seguito sino al covo del boss. Tra i vari sub-boss che vi sbarreranno la strada nel corso dell'avventura vi è anche un mutante, Abobo, ispirato (cosi pare, da fonti non confermate) al rabbioso Hulk, celebre eroe dei fumetti Marvel.
Le facce molteplici di Double Dragon.
Inutile dire che il gioco ha riscosso un successo straordinario in sala giochi, il che ha stimolato numerosi produttori hardware a realizzarne una versione home con la "benedizione" di TAITO. Tra le prime e più conosciute la versione per NES, che tuttavia, considerando le possibilità limitate dell'hardware Nintendo paragonate alla scheda da bar, ne altera non soltanto l'aspetto grafico e strutturale di sprite e livelli ma anche la giocabilità. Quella per NES non va dunque considerata come una conversione dell'originale, bensì un capitolo a se stante che si è comunque saputo far apprezzare. Altre versioni di Double Dragon sono state sviluppate per tutte le piattaforme ATARI dell'epoca, per Amiga e per Commodore 64. Il gioco è stato pubblicato anche su diverse piattaforme portatili tra cui Game Boy, Game Boy ADV, Game Gear e Atari Lynx. SEGA oltre al Game Gear, potrà contare su distinte versioni home per Master System e Megadrive. Tra le versioni più particolari e meno popolari quella per ZX Spectrum e Zeebo (console commercializzata in Brasile, Russia, India e Cina). Non mancano le versioni PC (MS-DOS) e per telefono cellulare.
CONSIDERAZIONI FINALI
La lunga lista di adattamenti parla da sola, testimone di un successo straordinario, uno dei più popolari nella storia dei videogiochi. Double Dragon incarna perfettamente le tendenze popolari dell'epoca, in termini d'intrattenimento e spettacolo. Double Dragon è gli anni '80 fatti cabinato. Nonostante la difficoltà piuttosto elevata ed alcuni passaggi ostici nel corso del gameplay, i giocatori hanno perseverato per anni, lo hanno amato e sono corsi nei negozi in seguito per acquistare la loro "copia in miniatura" da portarsi a casa. Un titolo quello dei due draghi, che è riuscito a divertire ben due generazioni e che rimane nella storia come una pietra miliare del formidabile universo ARCADE.
Mattia.
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