VIDEO GAME HISTORY - I bruttissimi di Retrogamers
Dopo tante belle parole spese in grandissimi classici dei videogames, oggi voglio provocarvi un po con questo post ironico, dedicato ad alcuni dei titoli più squallidi mai realizzati. Purtroppo la storia dei videogames non è fatta soltanto di perle, ma anche di alcuni obbrobri, spesso realizzati solo a scopo commerciale. Alcuni dei suddetti sono talmente orripilanti, da sembrare opere d'arte contemporanea fatte di pixel. Ma entriamo subito nel vivo dell'argomento, partendo da un titolo che personalmente mi ha colpito molto (per colpito intendo come una manganellata in tesa), parte della compilation pubblicata da AT Games su Megadrive Blaze.
Black Sheep (data ignota)
Si tratta di un mini gioco sviluppato (a quanto pare) da AT Games per completare la sua lista comprensiva di 80 titoli. Francamente, temo che 79 andassero più che bene.
Il disgraziato che avrà la sventura di tenere il joypad in mano, nel corso di questo "esaltante" mini gioco, non dovrà scovare affatto la "pecora nera", troppo facile! ... In realtà questi "statuari", immobili ovini digitali sono tutti belli che neri. Il nefasto incarico, consiste nell'individuare la pecorella orientata in una posizione diversa rispetto alle altre compagne di branco. In soldoni dovrete indicare con i tasti direzionali la direzione dell'ovino indisciplinato. Bello no?! A complicarvi ulteriormente la vita sarà il tempo limitato, oltre al motivetto di sottofondo "Oh Susanna!" che vi trapanerà lentamente i timpani come una tortura cinese, conducendoci gradualmente alla follia.
E.T. The Extra Terrestrial (1982)
Purtroppo, anche il grandissimo ATARI 2600 ha avuto i suoi momenti di crisi. Si tratta di un gioco improponibile, che farebbe rabbrividire persino un cavernicolo, dopo lo stupore per aver visto un monitor per la prima volta.
Quello che mi più mi tormenta è il soggetto, ossia uno dei più grandi capolavori del cinema per ragazzi, amato dai bambini prima e odiato subito dopo l'acquisto di un ATARI 2600 con questa cartuccia. Questi quattro pixel messi in matrice, raccontano la storia di E.T. che deve recuperare i pezzi del telefono per "telefonare casa", si, casa dei programmatori per comunicare loro che i propri avvocati stanno lavorando ad una causa per danni all'immagine. Il gioco ha raccolto pareri negativi ovunque, migliaia di utenti hanno chiesto la restituzione della cartuccia.
Plumbers Don't Wear Ties (1993)
Non è bastato pubblicare questa porcheria su PC nel 1993, i produttori hanno ben pensato d'infierire sulla pazienza dei videogiocatori facendo un porting l'anno successivo su Panasonic 3do, macchiando ulteriormente la nomea di questa rivoluzionaria quanto sfortunata console.
Si tratta di un simulatore di appuntamenti, ma nemmeno, che rappresenta attualmente la vergogna di tutti i visual novel games conosciuti. Le vicende dei due amanti si articolano in uno scenario di noia infinita, la staticità delle immagini (slide fotografiche in pratica) viene spezzata da sporadici effetti sonori e sessioni parlate. United Pixtures risparmia pure sui grafici, persino le schermate di selezione, se non unici punti interattivi di tutto il contesto, sono di una tristezza assoluta. Dopo aver testato la versione 3do, permettetemi di risparmiarmi quella per Microsoft Windows, anche se temo cambi poco o niente.
Tattoo Assassins (1994)
Prima di spendere giusto qualche parola su questa perla, permettetemi di tirare le orecchie alla maggior parte delle testate tematiche e dei siti specializzati, che definiscono tale "opera" quale "clone" di Mortal Kombat ... magari! Gli piacerebbe ai quei fenomeni di Data East, con tutto il rispetto per le (altre) cose che hanno fatto. Personalmente mi sarei accontentato anche di una brutta copia di Mortal Kombat, altro che "clone"!
Personaggi digitalizzati (male), modelle scollacciate denudabili con mosse finali stile "Friendship", "Fatality" e "Animality" originalissime (nessuno ci aveva pensato prima), una giocabilità spaventosa (nel senso che il giocatore se la da a gambe) ed un contesto grafico mediocre. Tutto questo è Tattoo Assassins. I personaggi selezionabili, oltre ad essere tremendamente caratterizzati, sono tutti rigorosamente tatuati, il che, oltre a tutti i danni che gli sviluppatori hanno già fatto, rischia di scatenare anche discussioni e polemiche di natura etica. In ogni caso, devo comunque complimentarmi per una cosa con il produttore: il gioco non è mai stato pubblicato.
CONSIDERAZIONI FINALI
Ragazzi, per oggi permettetemi di fermarmi qui (sono debole di stomaco). Se la rubrica vi è piaciuta fatemelo sapere, inviando feedback e commenti. Vi ringrazio per la pazienza. Ci vedremo presto con "LE STANZE SEGRETE DI M.C.", non mancate! Grazie.
Mattia.
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