MICROSOFT XBOX - La scatola magica
Cos'è realmente XBox e cos'ha significato? Una domanda lecita quanto scontata che apre un post dedicato non soltanto ad una macchina da gioco, ma ad un avvenimento tanto importante da cambiare il corso dell'evoluzione dell'intero mondo video-ludico, un evento talmente potente le cui conseguenze si manifestano ancora oggi, dominando la fetta più importante del mercato attuale. XBox viene presentato nel 2000 da Microsoft, segnando l'ingresso dell'omonimo colosso aziendale nel mercato dei videogames. Strutturalmente la macchina è concepita come un moderno PC, montando una GPU (scheda grafica) NVIDIA NV2A ed un processore Intel dedicato a prestazioni elevate, ossia il "Coppermine", evoluzione del celebre e diffusissimo Pentium III. Personalmente, ho un ricordo molto nitido ed estremamente positivo di questa straordinaria "scatola del divertimento": all'interno di un centro commerciale il potente hardware nero come la notte spingeva il motore grafico di Dead or Alive 3, titolo di lancio fiero dell'allora partnership tra Microsoft e Tecmo.
Hardware, caratteristiche tecniche e design
Come già esposto nelle righe precedenti, XBox nasce con la filosofia di trasformare un PC in console, semplificando la struttura complessa di un SO per utilizzo generico ed adattando l'intera piattaforma al solo ed unico fine del gioco. Un'idea che al tempo non si fece notare più di tanto, in quanto i giocatori da console non spesero nemmeno un attimo in riflessioni di questo genere, ammaliati dalle potenzialità di questo mostriciattolo nero. In realtà, si tratta di un'innovazione importante, oserei dire fondamentale, dal momento che ha influenzato la concezione di tutte le console successive, eccezion fatta solo per Nintendo, che tuttavia, ha seguito una strada diversa puntando sull'originalità e lasciando che Sony e Microsoft si "scannassero" tra loro per il dominio del mercato delle console "hardcore".
1. Microsoft XBox console e joypad (seconda ver.), dalla mia collezione.
Tornando alla composizione di questo bellissimo oggetto, non possiamo fare a meno di notare un'impostazione di fondo altamente multimediale, la macchina è difatti dotata di un lettore DVD-Rom capace di riprodurre video nell'omonimo formato, con la possibilità di utilizzare un telecomando venduto con kit a parte. La memoria è gestita da un disco rigido interno ed ovviamente, la macchina è dotata di modem interno e ingresso ethernet per il collegamento ad internet. Per quanto riguarda la struttura ci troviamo di fronte ad un oggetto piuttosto importante e ben concepito, dotato di un case molto spesso e di ottima manifattura ed un peso imponente. Per certi versi la prima console Microsoft mi ricorda a tratti il 3do, ovviamente non nell'aspetto, molto diverso ma nella sua concezione. In quanto al design la scatola X si mostra all'altezza dell'enigmatico nome che porta, sfoggiando un verde intenso su nero lucido che evoca gusti e tendenze tipici dei PC-Gamers. Il top superiore forma una "X", lasciando spazio alle prese d'aria dagli ingombri generosi che donano alla macchina quel tocco di aggressività che sicuramente merita.
2. Microsoft XBox joypad (prima e seconda ver.), dalla mia collezione.
Veniamo adesso alle note dolenti, non molte ad essere onesti ma quello che al tempo fece molto discutere fu la scelta del design del joypad, incluso al lancio delle prime unità. Soprannominato ironicamente "Fatty", l'omonimo pad (in alto a destra) presentava dimensioni esagerate ed una fattura rotondeggiante tanto da renderlo piuttosto imbarazzante. Imbarazzo che Microsoft superò producendo una seconda versione del joypad che più che un restilyng era un vero e proprio progetto a se stante, distribuito a parte ma presente nei successivi bundle della console. Il povero "Fatty" venne dunque eliminato dal mercato e rilegato nel limbo delle cose mal riuscite. La nuova versione del joypad per XBox presenta i medesimi pulsanti dello sfortunato fratello maggiore, un look nero pece altrettanto simile ma un'impugnatura ed ingombro altamente migliorato, tanto da assomigliare ai suoi attuali nipoti di X360 ed Xone. Grazie a questa sfortunata carriera, il povero "Fatty" ritrova il suo aspetto prestigioso nell'immaginario di appassionati e collezionisti, personalmente ad esempio, sono felice di averlo nonostante non lo usi.
Una console americana al 100%? [...]
Su XBox si possono giocare titoli davvero sorprendenti non esenti da standard elevatissimi, tuttavia, se siete amanti del made in jap vi consiglio di fare una croce, o meglio una "X" su questa console. A dire il vero la partnership con Tecmo faceva ben sperare in merito ad un'apertura da parte di Microsoft nei confronti del mercato giapponese. Tecmo è stata inoltre a mio avviso una delle software house che ha spremuto l'imponente hardware ai suoi limiti, come pochi altri hanno saputo fare. Preciso inoltre che i titoli giapponesi sono presenti, tuttavia, se siete in cerca di particolari tendenze Otaku, per giunta di qualità, siete sulla strada sbagliata. XBox resta di fatto una console americana, nata dalla cultura americana, concepita per il mercato americano ed europeo, che sfoggia senza vergogna la sua simbolica livrea a stelle e strisce.
[...] Si! Ma permettetemi di fare una riflessione.
Che XBox sia made in USA sia nel corpo che nell'anima non è certo una novità. Non lo dico io, non lo dicono nemmeno gli amministratori delegati di Microsoft, lo dicono i fatti e le statistiche di mercato e di gradimento che andrò qui di seguito ad elencare:
Gioco | Milioni di copie vendute |
---|---|
Halo 2 | 8,49 |
Halo: Combat Evolved | 6,43 |
Tom Clancy's Splinter Cell | 3,02 |
The Elder Scrolls III: Morrowind | 2,86 |
Fable | 2,66 |
2,49 | |
Need for Speed: Underground 2 | 2,28 |
Star Wars: Knights of the Old Republic | 2,19 |
Project Gotham Racing | 2,12 |
Grand Theft Auto: San Andreas | 1,95 |
Noterete che i primi due posti sono occupati da un grandissimo classico ed esclusiva Microsoft, come giusto che sia. Splinter Cell è un bel gioco, anche se la saga non mi ha mai entusiasmato, seguono due fantasy in puro stile occidentale per poi proseguire con "l'americanata" per eccellenza, quel colosso divorato dal mercato, nonché icona del giocatore occasionale medio (passatemi quest'espressione) chiamato GTA. Ci sono due giochi di guida di alto livello, per quanto diversi ed un titolo su licenza (Star Wars) che merita a mio avviso di essere giocato, trattandosi di uno spin-off parallelo alla saga, anzi un prequel, che svela molti aspetti interessanti particolarmente golosi per gli appassionati del genere. Detto questo, notate niente di strano? Io si: nella top 10 vendite XBox non è presente nemmeno un titolo giapponese. Sinceramente, non attribuirei questa mancanza solo e unicamente alla politica di mercato della Microsoft, piuttosto ai gusti degli utenti XBox che hanno percepito nell'immediato questo macchina come un cult american style. Quindi, non mi stupisco affatto se giochi dall'alto livello qualitativo come Final Fantasy o giochi di nicchia come Super Robot Taisen non siano mai approdati su XBox. Tuttavia, se fosse una top 10 basata sulla qualità dei giochi piuttosto che sulle vendite, almeno il Ninja Gaiden francamente ce lo avrei messo. Ricordo che SEGA su questa console ha dato il meglio di se, basti pensare che ha messo nelle mani di Microsoft la sua perla migliore, eccellenza del Dreamcast e gioco straordinario: Shen Mue! Se guardo meglio, noto comunque che anche tra i giochi giapponesi, quelli apprezzati sono proprio selezioni inclini ai mercati occidentali, prendiamo Crazy Taxi ad esempio, gioco irriverente, comico, bizzarro e senza pudore, che appare in tutto e per tutto come un titolo americano, nonostante gli sviluppatori che lo hanno creato abbiano gli occhi a mandorla.
Conclusioni
Oggettivamente parlando XBox rappresenta un passo importante, oltre che un grande successo a livello commerciale. La macchina fece parlare di se anche grazie alla sua versatilità in termini di hacking e applicazioni non ufficiali, il che, nel bene o nel male fece crescere la sua popolarità e non è escluso che quanto accaduto sia stato d'ispirazione per Microsoft nella concezione delle piattaforme successive, le quali hanno ereditato la medesima versatilità multimediale (questa volta in modo ufficiale e totalmente legale). Nel libro "The X Factor" di Dean Takahashi, si parla di quanto Microsoft si sia battuta contro la pirateria nella concezione del successivo X360 e di quanto l'azienda fosse stata vincolata dalle vendite producendo una console praticamente a rimessa e puntando sulle loyalty degli sviluppatori. XBox invece vide la luce in acque più tranquille, certo del suo successo nonostante il gigantesco e futuro rivale chiamato Sony. Proprio quest'alone di novità è stato la piattaforma di lancio ideale della macchina che di li a poco, delineò lo scenario ipotetico della seconda console war.
Mattia.
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