GAMING'S EVOLUTION - Evoluzione o ritorno alle origini?


In questo post ci occuperemo di una attualissima riflessione sul panorama odierno dei videogames, panorama che sta volgendo il proprio sguardo verso il passato. Inizierei parlandovi del sorprende annuncio di un titolo nuovo di zecca per Sega Megadrive. Il gioco in questione si chiama "Tanglewood" (ringrazio Reyarth per la segnalazione), che supportato da Kickstarter con un budget raccolto superiore ai 50.000$, la dice lunga sulla domanda attuale.

Evoluzione o ritorno alle origini?
In passato il nuovo ha sempre sostituito il vecchio (console war rules!). Le nuove piattaforme hanno sempre segnato la fine delle precedenti, prima dell'ingresso di Sony nel mercato dell'intrattenimento digitale, ma pur sempre si parla di un fenomeno relativamente recente. L'evoluzione ha svolto dunque un ruolo fondamentale nel panorama generico del gaming, hardware e conseguenti miglioramenti tecnici miravano a stupire il videogiocatore, cercando il suo favore e il conseguente acquisto da parte sua della nuova piattaforma proposta. Ricordiamo a tal proposito anche innumerevoli tentativi fallimentari, console dalle generose caratteristiche innovative lasciate nell'oblio dalla noncuranza degli sviluppatori. Tornando a noi, dopo l'avvento della grafica poligonale, si pensava che il buon vecchio pixel fosse oramai un mattoncino obsoleto destinato a marcire in qualche lugubre magazzino di periferia. Di li a poco i modelli tridimensionali di sprite e ambientazioni hanno raggiunto livelli inaspettati, con dettagli talmente ben fatti da raggiungere livelli estremamente realistici. Tuttavia, in questa panoramica attuale, saturi di rendering e titoli prodotti con budget cinematografici, sembra che il buon vecchio pixel, invece che decomporsi definitivamente nel dimenticatoio collettivo, abbia al contrario assunto un valore molto, ma molto particolare ...

La teoria dell'universo parallelo:
Intendo spiegare in questi termini un fenomeno molto diffuso e apprezzato al momento. Non sto parlando di giochi "remastered", ne delle numerose collection edite per le nuove piattaforme, ne tanto meno di hardware aggiornati e riproposti in rinnovata veste quali Mini NES e SNES by Nintendo. Sto parlando di giochi in stile vintage concepiti come se fossero stati realizzati in un passato alternativo. Uno di questi è il recente "Slaps & Beans".


Il gioco si presenta come un picchiaduro a scorrimento 2d (genere in forte decadimento) che non teme di nascondere i pixel di cui è composto. La cosa singolare è l'idea di realizzare un gioco come se fosse stato realizzato all'epoca in cui gli italian cult di Bud Spancer & Terence Hill erano in voga. S&B sembra a tutti gli effetti un gioco proveniente da un passato alternativo, in cui un'indefinita software house decise di sfruttare al meglio una licenza in realtà mai sfruttata. Esistono inoltre altri sforzi artistici che vanno oltre il panorama ludico, a testimonianza di questa tesi, come un video molto interessante che gira su Youtube che mostra quale sarebbe stato l'aspetto grafico di "Mass Effect" se fosse uscito su SNES vent'anni prima. Favoloso!

Analisi del fenomeno e considerazioni
Ci troviamo dunque di fronte ad un vero e proprio ritorno al passato? Dal mio punto di vista, direi che più di un vero e proprio "ritorno alle origini" ci troviamo di fronte ad un mix tra passato e presente. Se in passato la linea che separava il vecchi dal nuovo era ben definita e a dir poco invalicabile, adesso quello stesso confine è piuttosto effimero. Perché? Nel 1997 un genio chiamato Nicola Salmoria si pose l'obiettivo di digitalizzare un hardware, creando il MaMe (Multi Arcade Machine Emulator). Per anni il mondo dell'emulazione è stato confinato nella morsa dell'illegalità, sin quando i legittimi sviluppatori decisero di avvalorare l'idea suddetta riproponendo in copia fisica originale i propri lavori del passato, sulle moderne console. Anche Mini NES & SNES, AT-Games Megadrive, ecc. non sono altro che il frutto di hardware mirati ad ospitare emulatori delle rispettive console. Inoltre il mercato orientato sempre più verso il digitale, invece di sopprimere le vecchie glorie (come ci si sarebbe auspicato) non ha fatto altro che amplificare la tendenza del retrogaming. Come dimostrato da Tanglewood, che uscirà sia in digitale per X1 e PS4, sia per Megadrive nella classica confezione con cartuccia allegata, non esistono più vecchie console ... e questo è meraviglioso!

Mattia.

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