ONLY DIGITAL GAMES
Il formato digitale sta oramai occupando uno spazio molto importante nel panorama del gaming contemporaneo. Sono sempre in crescendo gli utenti che effettuano acquisti comodamente seduti davanti ai loro monitor, consolidando questo "nuovo step evolutivo" nel mercato dell'intrattenimento digitale. Questa tendenza, attinge a manovre di natura sia tecnica che commerciale. Direi di analizzare suddetta evoluzione dagli inizi, ossia dai tempi in cui l'utente medio si recava dal negoziante di fiducia per acquistare la copia fisica del suo gioco preferito. Oltre che i consigli del negoziante, un vero e proprio specialista, il cliente aveva modo di relazionarsi con altre persone, per raccogliere pareri, discutere dell'argomento "games" o di altri argomenti ... in una sola parola: "socializzare". I valori umani si sono iniziati a raffreddare con l'avvento dei centri commerciali, tali ambienti ampi e spesso dispersivi, hanno in un certo senso penalizzato il dialogo, privando l'utente di una sorta d'intimità che magari, poteva sussistere in un negozio di pochi metri quadrati, nel quale oltre al solito negoziante, capitava d'incontrare anche "il tipo simpatico dell'altro giorno". All'interno di un colosso di cemento in cui si alternano mensilmente decine di dipendenti, è difficile instaurare un rapporto di fiducia con il commerciante (diverso ogni volta). Tuttavia il centro commerciale, offre una fornitura enorme e a prezzi vantaggiosi. Comodo, no? Comodo, ma vuoi mettere il vantaggio di scegliere un prodotto fisico e riceverlo direttamente a casa al minimo prezzo garantito? Sto parlando ovviamente degli e-commerce, di uno in particolare, che con la sua rapidissima espansione ha abbattuto ogni dubbio e scetticismo iniziale in materia di compra\vendita online. Ebbene, con gli e-commerce e con tutti i loro vantaggi, si sgretola definitivamente il fattore umano. L'ultimo step di questa evoluzione si riassume nella cosiddetta "copia digitale".
CHE VALORE HA UNA COPIA DIGITALE?
Scusate la brutalità, ma che differenza passa tra la copia digitale di un gioco e la sua controparte pirata? Certo ovviamente di un'etica contraria alla pirateria per i motivi che già conosciamo, cambio la domanda e chiedo: che volare ha una copia digitale? Cosa resta all'utente di ciò che ha acquistato? Mi sembra lecito chiedere in un momento in cui si parla sempre più spesso di console "only digital". Francamente non riesco a dare una risposta in merito, posso invece elencare una serie di motivi per cui personalmente continuo a preferire la copia fisica. Prendete ad esempio il mercato musicale, cd e dischi in vinile continuano ad essere commercializzati nonostante sia possibile ascoltare musica in digitale in modo legale e con la miglior qualità disponibile. Il demone "Napster" a quanto pare, non è riuscito nel suo intento di distruggere il mercato della musica. E pensare che oggi è possibile ascoltare suddetti mp3 in streaming senza necessariamente scaricarli dando vita a "code" interminabili. Non tutti capiranno di cosa sto parlando, ma questo non è importante.
IL FUTURO DEL GAMING
Nonostante come molti di voi io ascolti musica in digitale, non mi esimo dall'acquisto del disco originale quando ne ho l'occasione. Per molti quanto ho esposto rappresenta una mossa stupida e insensata, tuttavia, possedere quell'oggetto da un valore alla mia collezione e mi gratifica anche a livello morale. Non è semplice da spiegare. Immaginate che valore avrebbero tutte quelle copie di giochi ricercati, per 3do, Saturn, PSX ... o rarissime console addirittura, se il mercato digitale fosse stato anticipato anche di una sola decina di anni? Lo stesso identico valore. Il sottoscritto, come molti altri amatori, continua a ricercare quei bellissimi cofanetti, nonostante al giorno d'oggi, sia possibile usufruire di tutti quei titoli gratuitamente (chi vuol capir capisca). La cose cambierebbero solo se in un futuro prossimo, le software house decidessero di eliminare definitivamente le copie fisiche lanciando sul mercato una nuova generazione di console "only digital". A quel punto ci troveremmo inevitabilmente di fronte a prodotti incorporei replicabili all'infinito. C'è chi crede che il passo successivo consista nella digitalizzazione della console stessa, ovvero in una "app" che permetterà all'utente di giocare su tutti i dispositivi in suo possesso: dallo smartphone al televisore, dal tablet al touch screen del frigorifero. Non è poi una teoria cosi assurda dal momento che un certo Nicola Salmoria, riusci a digitalizzare un hardware dedito al gaming nel lontano 1996. Oggi è possibile emulare persino i sistemi operativi e usufruire dei loro software dedicati.
CONCLUSIONI
Sapete cosa rende speciale un'opera d'arte? La sua unicità. Puoi fotografarla, replicarla in digitale, puoi realizzare un modello 3d del Davide o animare la Monnalisa con tecniche digitali. Potresti addirittura migliorare quell'opera, tuttavia, il capolavoro resta sempre l'originale, quello fisico. Molti dicono: giocare è sufficiente. Date persone non manifestano la necessità di possedere fisicamente un determinato oggetto per poterne usufruire. Ma chiedetevi una cosa: se usufruire di un gioco è la sola cosa che conta, cosa rende la vostra copia differente da una pirata, nonostante abbia il medesimo prezzo di quella fisica? Quale valore traete da quel tipo di acquisto?
Mattia.
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