VIDEO GAME HISTORY - Poligoni a 16 bit

Benvenuti in questo mio nuovo post, in cui parleremo del rapporto tra le console a 16 bit ed i cosiddetti "poligoni". Tanto per iniziare specifichiamo con cosa s'intende esattamente per "poligoni": per i giocatori di vecchia data, come il sottoscritto, può sembrare un concetto scontato, per chi non lo sapesse si tratta dei giochi 3d. Al giorno d'oggi, abituati a rendering che sembrano fotografie, in cui i giochi tridimensionali si sono evoluti a tal punto da superare un full motion video, il concetto suddetto non è poi cosi scontato. Volgendo lo sguardo sul vasto panorama dei videogames, la tridimensionalità viene spesso associata all'era dei 32 bit, in particolare a console quali SEGA Saturn prima e Sony Playstation poco più in la. In realtà, la grafica 3d ha avuto origine molto prima, tralasciando gli Arcade, mi concentrerò su due titoli usciti per le console a 16 bit SNES e Megadrive.

1993 - STAR FOX (Nintendo SNES)
Uscito in Giappone per SNES il primo primo febbraio del 1993, Star Fox (Starwing nel nostro continente) è stato il primo titolo nella storia dei videogames ad utilizzare un processore dedicato, il Super-FX, in grado di garantire al 16 bit Nintendo prestazioni adeguatamente elevate onde gestire un motore grafico tridimensionale. Nintendo sviluppò questo sorprendente titolo in collaborazione con Argonaut Software.


Il pilota interstellare Fox McCloud, ed i suoi compagni d'avventura: Peppy Hare, Slippy Toad e Falco Lombardi, si batteranno contro orde di navicelle nemiche per difendere il loro pianeta natale, una Terra alternativa chiamata "Corneria".


Dietro a una storia piuttosto banale, a tratti scontata, si nasconde uno dei titoli più sorprendenti dell'era dei 16 bit. Il gioco era caratterizzato dalla fluidità tipica dei titoli 3d, fattore che all'epoca riusci a stupire sia i giocatori che la critica. Star Fox è uno sparatutto con visuale in terza persona, la telecamera inquadra l'evoluzioni dell'Arwing (il vostro caccia stellare) da una prospettiva posteriore. Gli alleati saranno schierati al vostro fianco, tuttavia un IA a tratti programmatica, garantirà loro una certa indipendenza. Come in tutti (o quasi) gli sparatutto classici, oltre al fuoco di base è disponibile un attacco speciale, un missile che spazzerà via ogni nemico dallo schermo, chiaramente l'arma in questione è utilizzabile in modo limitato. Oltre alla HP (Shield) il display vi mostrerà una seconda barra, ossia quella dell'accelerazione, il caccia è in grado di eseguire scatti brucianti e frenate improvvise. Oltre ai soliti spostamenti, la la vostra navicella può eseguire delle virate, inclinandosi o addirittura roteando su se stessa, per mezzo dei tasti laterali.


Altra caratteristica di Star Fox, comune anche agli episodi successivi della saga è la possibilità di scegliere più percorsi alternativi per completare il gioco. Ovviamente, occorre completare tutti i percorsi disponibili per godersi il gioco al 100%.

1994 - VIRTUA RACING (SEGA Megadrive)
Preciso subito che Virtua Racing è un coin-op del 1992, convertito per Megadrive nel 1994.


Si tratta di un gioco di corse ambientato su tre tracciati, suddivisi in base al livello di difficoltà (Beginner, Medium, Expert). Il gioco è estremamente fluido e divertente, anche se, da buon Arcade che si rispetti, gode (purtroppo) di poche modalità di gioco.



SEGA aggiunge alcuni particolari sfiziosi alla sua opera, come le tracce degli pneumatici che le graziose monoposto lasceranno sull'asfalto fatto di poligoni. Oltre alla scelta del cambio, automatico o manuale, il giocatore potrà selezionare la telecamera di gioco, un'aspetto rivoluzionario all'epoca, oggi la normalità. Le telecamere variano distanza e altezza, dalla prima ravvicinata (immagine in alto), all'ultima che inquadra il circuito dall'alto (quasi in pianta).


Tra le (poche) modalità disponibili, la possibilità di giocare in due, grazie ad uno split screen gestito molto bene dalla console SEGA. Sempre nel 1994 fu pubblicata una versione di V.R. (Virtua Racing Deluxe) su 32X, per chi non ne avesse mai sentito parlare, si tratta di una seconda espansione hardware per SEGA Megadrive. Purtroppo, causa anche la confusione generatasi con il Mega-CD, questa periferica non riscosse un grande successo, cosi come il gioco, o meglio la versione in questione. Un vero peccato, in quanto questa edizione di V.R. fu notevolmente migliorata, tanto da essere fedelissima a quella Arcade.

CONSIDERAZIONI FINALI
Ammetto di essere stato un tantino selettivo in merito ai titoli scelti, tuttavia mi sono sentito di pubblicare queste due perle per una serie di motivazioni, prima fra tutte, il merito di aver generato attenzione verso le tecnologie 3d, il futuro dei videogames (e non solo). Mi sono inoltre sentito in dovere di scegliere due titoli appartenenti ai due protagonisti principali della console war. Da una parte Nintendo ha offerto un titolo di grande spessore, dall'altra SEGA ha puntato su un Arcade con una veste grafica innovativa. C'è da dire che quello di SEGA non è stato altro che un tentativo di riprodurre nella dovuta scala, un capolavoro Arcade. Dall'altra parte, Nintendo ha preferito sviluppare un gioco esclusivo, cercando di sfruttare un hardware peculiare sviluppato espressamente per Star Fox.

Mattia.

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